martedì 16 giugno 2020

Pranzini e Prati: a quando una via dedicata a Carpi?

I carpigiani ben sanno che l'intitolazione di una via, in una città dall'ampio sviluppo recente, non è stata negata all'albero del pesco, all'arte del truciolo e all'accoglienza. Nulla da ridire in merito, ma forse è il tempo opportuno per chiedere il riconoscimento di una intitolazione di strada (o parco, o piazza, o giardino...) anche per due ottimi vescovi della città e diocesi di Carpi.

A Carpi esiste già una strada intitolata a Mons. Dalla Zuanna (Vescovo dal 1941 al 1952), ora sarebbe giusto menzionare i vescovi Mons. Pranzini (1924-1935) e Mons. Prati (1952-1983).

Il primo fu il vescovo di un periodo molto teso e dei primi anni del fascismo, che accompagnò e benedisse figure importanti per la società e la Chiesa universale come Odoardo Focherini, don Zeno Saltini e sua sorella Mamma Nina.

Il secondo fu un vescovo del periodo della ricostruzione e del rilancio, oltre che dell'espansione nel tessuto urbano (periferico) e del consolidamento dell'identità della chiesa carpigiana.

Se qualcuno fosse interessato nella collaborazione e nella raccolta di firme necessarie per inoltrare la richiesta ai competenti organismi comunali può contattarmi all'indirizzo email: casalgrandi.m @ gmail.com


martedì 26 maggio 2020

Camilla Pio di Savoia

Che fine ha fatto la causa di beatificazione della Servia di Dio Camilla Pio di Savoia, fondatrice nel 1500 del Monastero cittadino delle Clarisse?

Pare che dopo l'ennesimo impulso dell'Ordine dei Frati Minori e del Vescovo Elio Tinti sia tutto fermo a Roma, presso la Congregazione delle Cause dei Santi.

La via più breve per ufficializzare come beata la Camilla, già venerata tale dai carpigiani e non solo, (essendo in diversi martirologi annoverata tra coloro che la Chiesa eleva come esempio) pareva essere la modalità di trovare una continuazione del suo culto antecedente al 1534, anno di riferimento per la centenaria, disposizione dell'editto urbaniano.

I dati storici sono tanti ed elencati dai vari frati OFM che si sono occupati della causa, insieme a diversi sacerdoti diocesani tra cui Mons. Apelle Grassi,  stendendo lunghe relazioni e consultando centinaia di documenti. Non ci resta che attendere.